VIAREGGIO. “Apprendo con estremo piacere le idee del Sindaco Betti sulla nautica, per la quale rilancia l’idea, ripresa dal cassetto delle buone intenzioni delle passate amministrazioni dal nostro consigliere Massimiliano Baldini un paio di settimane fa. L’occasione della visita a Montecarlo, ci dice, è stata epifanica, un’illuminazione sulla via di Montecarlo che Viareggio sicuramente apprezzerà. Ed effettivamente c’è bisogno di uno sviluppo, di un cambio di passo a Viareggio: un settore battuto e ribattuto dalla crisi come quello della nautica merita a gran voce sforzi imponenti. Anche perchè è insieme al turismo il polmone del lavoro della nostra comunità”. Lo scrive  Gabriele Chelini del Coordinamento Movimento Cittadini Viareggio e torre del Lago.

“Ricordiamolo poi, che alla crisi congiunturale che ormai azzanna dal 2009, si sono aggiunti problemi tipici del settore, considerato che si fonda su prodotti effimeri e di valore altissimo, i primi per cui molti potenziali clienti hanno fatto a meno e gli ultimi che saranno oggetto di ripresa, quando essa finalmente ci sarà. Ci sono molti aspetti che il Sindaco dovrebbe conoscere sul settore, che non è solo lo sfarzo di Montecarlo (splendida vetrina sia chiaro) ma i problemi che quotidianamente dal piccolo artigiano (perchè è bene sia chiaro, la magia di Viareggio è quella di creare “abiti su misura”) fino al grosso cantiere incontrano in una città che ormai è divenuta ostile: Porto inadeguato per centinaia di motivi, mafie varie che oggi finalmente si spera verranno a galla, ostilità le più varie, asse di penetrazione bloccata in bella mostra in via Pisano, mancanza di strutture adeguate per una clientela importante (Viareggio può competere con Montecarlo, Cannes, addirittura coi porti della Croazia, che invito il primo cittadino a visitare) e via così per un paio d’ore a raccontare di grane”.

“Ora se questa è un’uscita dettata da una sensazione a pelle, provata per il fasto osservato nel porto dei Grimaldi ne sono felice: una sensazione autentica che il Sindaco deve coltivare per il bene della città tutta e degli operatori che quotidianamente si adoperano per essa, navigando in mille difficoltà. Se invece è solo un proclama post elettorale meglio lasciar perdere. Augurandomi che l’intervento del Sindaco dia dettato realmente dalla presa di coscienza del valore della nostra storica marineria (e non vedo perchè ciò non debba essere così considerato l’orgoglio che ci ha da sempre dato questa epica arte), altrettanto mi auguro che sia pronto ad un lavoro certosino, di concerto con tutte le Istituzioni competenti, con le associazioni imprenditoriali e sindacali. In guardia poi dagli sgambetti dei tanti “titolari” non già di concessioni ma di “rendite”, confidando nel buon lavoro della procura di Lucca. Infine che frequenti di più le banchine, gli angoli dimenticati della Darsena e del Porto, quelli che tanti come me hanno vissuto dalla nascita, parli con imprenditori, lavoratori, artigiani, imprese dell’indotto, residenti. Tutto questo per dire che una Fiera della Nautica così come proposta sarebbe una grande ricchezza per la città, e non come leggo oggi sulla stampa locale da parte di un importante addetto ai lavori: “Un Salone in Darsena? Ad oggi no”: perchè se oggi è vero che una manifestazione del genere è logisticamente difficile, ciò non significa poter incominciare a crearla dal basso, iniziare e poi crescere. Nessuno, come diceva Totò, nasce imparato”.

 

 

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